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Aperte le candidature per i concorsi ordinari: oltre 58mila posti disponibili tra infanzia, primaria e secondaria

Aperta la possibilità di presentare istanza di partecipazione alle procedure concorsuali ordinarie per posti comuni e di sostegno nella scuola dell’infanzia, primaria e nella scuola secondaria. I posti a bando sono complessivamente 58.135, di cui 27.376 per la scuola primaria e dell’infanzia e 30.759 per la scuola secondaria. I posti comuni sono 50.866 e i posti di sostegno 7.269.

Le istanze potranno essere presentate dalle ore 14.00 del 10 ottobre fino alle ore 23.59 del 29 ottobre 2025.          La procedura concorsuale è indetta su base regionale, per la copertura di complessivi 27.376 posti comuni e di sostegno. Per le procedure il cui numero di posti messi a bando sia pari o superiore a 4, una riserva dei posti pari al 30%, è prevista in favore di coloro che, entro il termine di presentazione delle istanze, abbiano maturato tre anni di servizio presso le istituzioni scolastiche statali nei precedenti 10 anni, di cui almeno uno nella classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa.

Il Concorso si articola in una prova scritta, in una prova orale e nella valutazione dei titoli. La prova scritta, computer-based, consiste nella somministrazione di 50 quesiti a risposta multipla, da svolgere in 100 minuti ed è volta all’accertamento delle conoscenze e delle competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico; la prova comprende inoltre quesiti volti ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali. È prevista un’unica prova scritta per tutte le classi di concorso e/o tipologie di posto per le quali il candidato partecipa.

La prova orale è volta all’accertamento delle conoscenze e delle competenze del candidato sulla disciplina per la quale partecipa, delle competenze didattiche generali, della capacità di progettazione didattica – ivi compreso l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali. Nel corso della prova, si svolgerà altresì un test didattico specifico, consistente in una lezione simulata.

RIPARTIZIONE POSTI

Sono in tutto 58.135 i posti disponibili per i concorsi PNRR 3 appena banditi, così suddivisi per tipologia e grado di scuola:

TIPOLOGIA E NUMERO POSTI DISPONIBILI
  COMUNI SOSTEGNO TOTALE
INFANZIA 7.368 678 8046
PRIMARIA 17.063 2.267 19.330
1° GRADO 10.498 2242 12.740
2° GRADO 15.937 2082 18019
TOTALE 50866 7269 58.135

A cura di Ins. Francesca Spinella
Fonte MIM

Giuseppe Valditara ha firmato il decreto per l’assunzione di oltre 54 mila docenti per l’ anno scolastico 2025/2026

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il Decreto per le assunzioni dei docenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2025/2026, per un totale di 48.504 posti, dei quali 13.860 sul sostegno.
Con un successivo Decreto del Ministro, inoltre, sarà disciplinata l’assunzione di 6.022 docenti di religione, in seguito al concorso bandito del 2024. L’ultima procedura risaliva al 2004.

Per settembre saranno assunti oltre 54 mila docenti tra posti comuni, di sostegno e di religione.

Un numero record.

Contiamo così di dare maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti e di stabilità agli insegnanti.                                                              Abbiamo dedicato particolare attenzione alla continuità didattica per il sostegno, consapevoli dell’importanza che essa riveste per i ragazzi più fragili. Sull’insegnamento della religione cattolica, stiamo realizzando la più importante immissione in ruolo degli ultimi venti anni, ha dichiarato il Ministro Valditara.

In merito ai posti comuni e di sostegno, l’effettiva assegnazione dei contingenti alle singole classi di concorso sarà ora stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali (USR), che gestiranno le relative procedure, sulla base dei posti vacanti e del numero degli aspiranti esistenti a livello territoriale.

Una volta determinata la distribuzione da parte degli USR, potranno essere assunti gli aspiranti inseriti a livello provinciale nelle graduatorie ad esaurimento (GAE) e i vincitori ancora presenti nelle graduatorie regionali dei concorsi del 2016, del 2018 e del 2020. Il numero di gran lunga maggiore di assunzioni verrà effettuato utilizzando le graduatorie dei concorsi banditi nel 2023 e nel 2024 (i cosiddetti concorsi “PNRR1” e “PNRR2”) nella prospettiva della piena attuazione degli sfidanti target europei del PNRR.
Per massimizzare l’assunzione dei docenti sui posti di sostegno, eventuali residui non assegnati a queste procedure andranno ai docenti specializzati inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze su sostegno. In caso di esaurimento dei posti nella provincia di appartenenza, gli aspiranti potranno concorrere all’assegnazione dei posti residui anche nelle altre province della stessa regione o nelle province di una regione diversa, a loro scelta.

A cura di Ins. Francesca Spinella
Fonte MIM

Nuove indicazioni nazionali per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo: svolta culturale in arrivo

Un passo decisivo verso una scuola più centrata sullo studente


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha concluso l’iter di adozione delle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Dopo un lungo e articolato percorso di confronto e partecipazione, si apre una nuova fase per la scuola italiana, improntata su qualità, innovazione e valori costituzionali.
Una fase preparatoria ampia e partecipata
Il processo ha visto coinvolti esperti, società scientifiche, sindacati, enti e associazioni professionali e disciplinari, che hanno contribuito alla stesura di una proposta condivisa. Il lavoro è stato coordinato dalla commissione presieduta dalla Prof.ssa Perla.
A seguito della proposta iniziale, si è svolta anche un’ampia consultazione pubblica, a dimostrazione della volontà di costruire un documento realmente rappresentativo delle esigenze della scuola italiana.
Il parere del CSPI e l’invio al Consiglio di Stato
Dopo aver recepito le ultime osservazioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), il Ministero ha predisposto il testo definitivo, che sarà ora trasmesso al Consiglio di Stato per il necessario parere.
Questa tappa rappresenta l’ultimo passaggio formale prima della definitiva adozione delle nuove Indicazioni.
Valditara: “Una svolta culturale per una scuola di qualità”
Il Ministro Giuseppe Valditara ha commentato con entusiasmo la conclusione dell’iter:
“Le nuove Indicazioni nazionali per il primo ciclo rappresentano una svolta culturale importante per una formazione di sempre maggiore qualità, all’insegna di un modello di scuola centrata sulla persona dello studente e sui valori costituzionali. Una scuola capace di coniugare la storia e la cultura del nostro passato con l’innovazione”.
Cosa cambierà per le scuole
Le nuove Indicazioni andranno a incidere su:
• La progettazione del curricolo
• L’organizzazione dell’insegnamento
• Il profilo educativo, culturale e professionale degli studenti
• La valutazione formativa
Saranno strumenti fondamentali per costruire una scuola più inclusiva, moderna e coerente con le sfide della società contemporanea.
Verso una scuola capace di formare
Con l’adozione delle nuove Indicazioni nazionali, si apre una fase di rinnovamento profondo per il sistema educativo del primo ciclo. Il focus su centralità dello studente, qualità formativa e innovazione segna un passo deciso verso una scuola capace di formare cittadini consapevoli, competenti e partecipi.

Francesco Iaccino
Docente, Insegnante specializzato sul sostegno, Formatore
Componente CTS “scuolaÈ..”

Pubblicata l’ordinanza ministeriale con le date di festività ed esami relativa al calendario scolastico 2025/2026

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’ordinanza con cui vengono stabilite le date ufficiali relative al calendario scolastico nazionale per l’anno 2025/2026, comprese le festività riconosciute su tutto il territorio e le scadenze degli esami di Stato.

La prima prova scritta dell’esame di maturità è fissata per giovedì 18 giugno 2026 alle ore 8.30. La prova suppletiva si svolgerà mercoledì 1° luglio 2026. Per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, l’esame di Stato si svolgerà tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2026, secondo i calendari definiti dalle singole scuole. Anche per gli adulti iscritti ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) sono previste due modalità di svolgimento degli esami: la sessione ordinaria si terrà entro la fine dell’anno scolastico, mentre per chi ha concluso un percorso personalizzato entro il mese di febbraio 2026 è prevista una sessione straordinaria, da svolgersi nel periodo compreso tra il 2 febbraio e il 16 marzo.

L’ordinanza conferma infine le festività nazionali per il prossimo anno scolastico, tra cui il 1° novembre, l’8 dicembre, il 25 e 26 dicembre, il 1° gennaio, il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno, oltre alle domeniche e alla festa del Santo Patrono. L’inizio e la fine delle lezioni restano di competenza delle Regioni.

A cura di Ins. Francesca Spinella
Fonte MIM

Nuovi Percorsi di specializzazione sul sostegno

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in via straordinaria e transitoria, ha definito nuovi percorsi di specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità. Il decreto ministeriale 75 e il decreto interministeriale 77 del 24 aprile 2025, infatti, danno attuazione alle misure contenute negli articoli 6 e 7 del decreto legge 71 del 31 maggio 2024 (convertito con modificazioni dalla legge 106 del 29 luglio 2024).
I decreti sono il frutto di un confronto con le organizzazioni sindacali, con il Consiglio superiore della pubblica istruzione, il Ministero della disabilità, il Ministero dell’università e della ricerca e l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica.
I corsi di specializzazione, per entrambi i decreti, si svolgono in modalità telematica e sincrona con tutti gli esami in presenza.
La durata minima dei corsi è di quattro mesi.
Le procedure per l’attivazione dei suddetti percorsi sono distinte e prevedono differenti requisiti di partecipazione.
Corsi di specializzazione sul sostegno ex articolo 6 del decreto legge 71/2024, convertito con modificazioni dalla L. 29 luglio 2024, n. 106
Corsi di specializzazione sul sostegno ex articolo 7 del decreto legge 71/2024, convertito con modificazioni dalla L. 29 luglio 2024, n. 106
Avvisi per le Università su manifestazioni di interesse e proposte di attivazione dei corsi
Proroga termini avvisi per le Università su manifestazioni di interesse e proposte di attivazione dei corsi

I corsi sono prorogati al 7 giugno

A cura di Ins. Francesca Spinella

Fonte MIM

Giuseppe Valditara Ministro dell’Istruzione e del Merito ha presentato al Consiglio dell’Unione europea la proposta del divieto dell’utilizzo dei cellulari in classe.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato in data 12/05/ 2025, nel corso della riunione del Consiglio dell’Unione europea dedicata all’Istruzione, la proposta per una raccomandazione europea che scoraggi l’uso degli smartphone in classe in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado dell’Unione. Studi scientifici dimostrano che l’abuso di dispositivi mobili durante l’infanzia e la preadolescenza incide negativamente sullo sviluppo cognitivo, causando perdita di concentrazione e memoria, riduzione delle competenze linguistiche e del pensiero critico. Oltre al calo delle performance scolastiche, l’uso eccessivo degli smartphone in età precoce è riconosciuto come una delle principali cause di isolamento sociale. È giunto il momento di intervenire con decisione per tutelare il benessere e l’apprendimento dei nostri giovani”, ha dichiarato il Ministro Valditara, aggiungendo: “Valuteremo se estendere il divieto anche alle superiori”. La proposta italiana si inserisce in un contesto europeo già attivo su questo fronte, dove diversi Stati membri hanno adottato misure per limitare o vietare l’uso dei dispositivi mobili nelle scuole, in particolare per gli alunni più piccoli. In Italia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già avviato interventi concreti: “A partire da settembre 2024, è stato disposto il divieto di utilizzo degli smartphone in classe per tutti gli alunni, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado. Rimane consentito l’uso dei dispositivi previsti nei piani didattici personalizzati per studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento. Se vogliamo davvero bene ai nostri figli, dobbiamo garantirgli a scuola una pausa dai cellulari. Ora”, prosegue Valditara, “è necessario un approccio coordinato a livello europeo anche sul tema dell’accesso ai social network per contrastare fenomeni come il cyberbullismo, la pedopornografia, gli atti di autolesionismo, e la violenza di genere”.

La proposta italiana ha riscosso una ampia condivisione all’interno del Consiglio. Diversi Stati membri sono intervenuti per sostenere l’iniziativa italiana.

Nessun intervento contrario.

 A cura di

Ins. Francesca Spinella

Fonte MIM

Firmati i decreti di specializzazione sul sostegno – I corsi si svolgeranno in modalità telematica e sincrona con tutti gli esami in presenza.

Sono stati firmati dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, due decreti finalizzati all’attivazione dei percorsi di specializzazione sul sostegno previsti dal decreto legge 71 del 2024.
I provvedimenti si iscrivono nel più ampio contesto delle riforme che interessano la scuola e mirano ad affrontare in modo efficace la grave carenza di insegnanti specializzati sul sostegno, introducendo, in via straordinaria e in aggiunta all’offerta formativa delle università (TFA), un canale formativo di specializzazione specifico per oltre 60 mila docenti precari.
“Le misure adottate puntano ad ampliare la platea dei docenti qualificati per l’insegnamento sul sostegno, consolidandone le competenze maturate attraverso l’esperienza didattica. Il nostro obiettivo”, spiega il Ministro Valditara, “è assicurare a ogni studente con disabilità docenti adeguatamente formati”.
I decreti sono il frutto del proficuo confronto con le organizzazioni sindacali, con il CSPI, il Ministero per le disabilità, il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica.
Con il primo decreto si disciplina il percorso di 40 Crediti formativi per i docenti che hanno già effettuato servizio sul sostegno, pur senza titolo di specializzazione, per almeno tre anni negli ultimi cinque.
Con il secondo decreto, gli insegnanti che hanno acquisito un titolo di formazione specializzante sul sostegno in Paesi comunitari, e che hanno un contenzioso con il Ministero, potranno completare la loro formazione attraverso specifici percorsi di 48 crediti formativi, ovvero di 36 crediti formativi se in possesso di un anno di esperienza professionale sullo specifico grado di istruzione.
I corsi di specializzazione si svolgeranno in modalità telematica e sincrona con tutti gli esami in presenza. Le attività di tirocinio, ove previste, verranno svolte in presenza presso istituzioni scolastiche diversificate per grado di istruzione. La durata dei corsi dovrà essere di non meno di quattro mesi.
L’Indire dovrà definire a breve la propria offerta formativa, mentre le Università attiveranno i corsi rispondendo ad avvisi del Ministero dell’Istruzione e del Merito che saranno emanati nei prossimi giorni.

 Redazione ScuolaÈ…

Fonte MIM

Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni. (GU n.61 del 14-3-2025) DECRETO-LEGGE 14 marzo 2025, n. 25

Pubblicato il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

Il provvedimento si articola in tre parti: reclutamento, organizzazione e funzionalità, per rispondere in modo concreto alle esigenze delle amministrazioni e rafforzare il rapporto con utenti, cittadini e imprese.

 

Le nuove norme prevedono, tra l’altro, la possibilità per regioni, province, città metropolitane ed enti locali di assumere, come funzionari, diplomati degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy), con l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni al settore pubblico e, allo stesso tempo, dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato. I giovani, assunti a tempo determinato, potranno proseguire il loro percorso professionale dopo aver conseguito la laurea e una valutazione positiva del lavoro svolto. Per sostenere il percorso formativo, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa tra le amministrazioni coinvolte e il Dipartimento della funzione pubblica, gli interessati potranno ottenere un contributo economico grazie al progetto “PA 110 e lode”.

Inoltre, per garantire una maggiore efficienza nello svolgimento dei concorsi e assumere profili sempre più qualificati, si prevede un rafforzamento delle competenze della Commissione RIPAM, a cui è affidata la fase di selezione del personale pubblico, con esclusione espressa delle procedure concorsuali già in corso; si chiarisce la disciplina in merito all’utilizzo delle graduatorie vigenti; si stabilisce che, per contenere gli effetti derivanti dal turnover, per le graduatorie del 2024 e del 2025 è sospesa l’applicazione della norma “taglia idonei”. Per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali, si riassegnano le risorse già stanziate e non utilizzate dai comuni che hanno fatto domanda per accedere al contributo relativo alla spesa da sostenere per i Segretari comunali. Inoltre, sono previste misure specifiche in materia di personale nei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016 e per quelli dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi da maggio 2023. Infine, si prevede una graduale armonizzazione dei trattamenti economici accessori delle amministrazioni centrali.

Fonte ARAN

Articolo a cura dell’ ing. Alfonso Laganà

Mobilità scuola 2025-2026: tutto quello che c’è da sapere

Per l’anno scolastico 2025-2026, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato un nuovo bando per la mobilità del personale docente, educativo e ATA.

La mobilità dei docenti è un tema di grande interesse per i lavoratori della scuola. Ogni anno, migliaia di insegnanti partecipano ai concorsi per i trasferimenti e i passaggi di cattedra.

Date ufficiali per la presentazione delle domande:

  • Docenti: dal 7 marzo al 25 marzo 2025
  • Personale ATA: dal 14 marzo al 31 marzo 2025
  • Personale Educativo: dal 7 marzo al 27 marzo 2025
  • Insegnanti di religione cattolica: dal 21 marzo 2025 al 17 aprile 2025.

Le domande dovranno essere presentate tramite la piattaforma ministeriale Polis Istanze Online.

Come compilare la domanda:

La compilazione della domanda richiede attenzione, soprattutto per quanto riguarda le deroghe, i vincoli e le precedenze. È fondamentale:

  • Conoscere i vincoli: in particolare quelli legati ai neoassunti e a chi è stato assunto da GPS sostegno I fascia nell’a.s. 2024/25.
  • Comprendere le precedenze: che possono variare in base a situazioni personali e familiari.
  • Prestare attenzione alle preferenze: indicando l’esatta denominazione riportata negli elenchi ufficiali.

Informazioni aggiuntive:

  • È possibile presentare sia domanda di trasferimento che di passaggio di cattedra, indicando quale delle due ha priorità.
  • Ulteriori informazioni sulla mobilità dei docenti,  modulistica, autodichiarazione, guide ministeriali , bollettini ufficiali sono presenti sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito

A cura di Dott. Domenico Tripodi
Responsabile Sezione Milano scuolaÈ…

Assicurazione Sanitaria Integrativa per la Scuola Italiana

Un Investimento nel Benessere del Personale Scolastico

Finalmente una notizia importante per il mondo della scuola italiana il governo introduce un’assicurazione sanitaria integrativa per tutto il personale scolastico. Questa misura, fortemente voluta dal Ministro Valditara, rappresenta un segnale concreto di attenzione verso il benessere di docenti, personale ATA e dirigenti, figure professionali che quotidianamente si dedicano alla formazione e all’educazione dei giovani nel nostro Paese. L’iniziativa, approvata in Consiglio dei Ministri, si inserisce in un più ampio contesto di riforme volte a valorizzare il settore istruzione e a migliorare le condizioni di lavoro. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo chi saranno i beneficiari, quali sono gli obiettivi, come verrà finanziata e attuata questa importante novità.

Estensione della Copertura: Chi sono i Beneficiari?

L’assicurazione sanitaria integrativa non si rivolge solo a una parte del personale scolastico, ma è pensata per coprire tutti i dipendenti del settore. Questo significa che ne beneficeranno docenti di ogni ordine e grado,  il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario), che svolge un ruolo fondamentale nel supporto all’attività didattica e al funzionamento degli istituti, e anche i dirigenti scolastici, responsabili della gestione e del coordinamento delle scuole. Si tratta quindi di una misura inclusiva che riconosce l’importanza di tutte le figure professionali che operano nel mondo della scuola, senza distinzioni o esclusioni. L’obiettivo è quello di garantire un beneficio concreto e diffuso a tutto il personale, contribuendo al miglioramento del clima lavorativo e al benessere complessivo dell’ambiente scolastico.

Perché questa Assicurazione?

L’introduzione dell’assicurazione sanitaria integrativa mira a raggiungere diversi traguardi importanti per il settore scolastico. In primo luogo, si vuole migliorare concretamente il benessere psico-fisico del personale, riconoscendo le sfide e le pressioni che caratterizzano questo lavoro, spesso usurante e fonte di stress. Inoltre, si punta a rendere la professione docente più attrattiva, in un momento in cui si registrano difficoltà nel reclutamento e nel mantenere in servizio il personale qualificato, soprattutto per determinate discipline. Altro aspetto fondamentale è fornire una risposta tangibile al problema del burnout, sempre più diffuso, offrendo un supporto concreto per la gestione dello stress e la tutela della salute. Infine, l’iniziativa vuole essere un segnale di valorizzazione del ruolo fondamentale che tutto il personale scolastico svolge nella società, riconoscendone l’impegno e la dedizione nella formazione delle future generazioni.

Quanti Fondi e per Quanto Tempo?

Per sostenere questa importante misura, il governo ha stanziato un budget complessivo di 220 milioni di euro su un arco temporale di cinque anni, precisamente dal 2024 al 2028. Si tratta di un investimento significativo e pluriennale, che testimonia la volontà di dare continuità e concretezza alla misura nel medio periodo, assicurando risorse adeguate per garantire l’effettiva operatività dell’assicurazione sanitaria integrativa e i suoi benefici per il personale scolastico.

Come Funzionerà Concretamente?

L’assicurazione sanitaria integrativa non sarà gestita direttamente dallo Stato, ma attraverso un meccanismo più complesso e strutturato, che coinvolge le parti sociali e il settore assicurativo. Verrà creato un fondo di solidarietà bilaterale specificamente per il personale della scuola, come previsto dai contratti collettivi del settore. Sarà questo fondo a stipulare una convenzione con un’agenzia assicurativa specializzata, che si occuperà poi di gestire concretamente le polizze e fornire i servizi ai beneficiari. Questo modello dovrebbe garantire una gestione professionale e mirata dell’assicurazione, affidandosi a un soggetto esperto del settore e coinvolgendo le rappresentanze del personale scolastico nella governance del fondo.

Quando Diventerà Operativa?

Sebbene il decreto-legge sia stato approvato, siamo ancora nella fase iniziale del processo. Ora si attendono i passaggi operativi necessari per rendere l’assicurazione effettivamente disponibile per il personale scolastico. Al momento, non sono ancora state comunicate le tempistiche precise per l’attivazione dell’assicurazione, si attendono ulteriori comunicazioni e disposizioni nei prossimi mesi, una volta definiti gli aspetti tecnici e operativi dell’accordo con l’agenzia assicurativa e la messa a punto del fondo di solidarietà bilaterale.

Riassumendo il tutto

L’introduzione dell’assicurazione sanitaria integrativa per il personale scolastico sembrerebbe rappresentare un passo significativo del governo italiano a sostegno del mondo della scuola. Con uno stanziamento di 220 milioni di euro, questa misura mira a migliorare il benessere, l’attrattività della professione e a valorizzare il personale scolastico, inserendosi in un più ampio contesto di riforme per il settore istruzione. Si tratta di un investimento importante nel capitale umano della scuola, che potenzialmente può avere un impatto positivo sulla qualità del lavoro e sulla vita di migliaia di persone che ogni giorno si impegnano per l’istruzione dei giovani. Attendiamo di conoscere i dettagli operativi e le tempistiche di attuazione per poter valutare appieno l’impatto concreto di questa importante iniziativa e i benefici reali per il personale scolastico.

A cura di Dott. Domenico Tripodi
Responsabile Sezione Milano scuolaÈ…